Comacchio
2017
COMUNE DI COMACCHIO – PROVINCIA DI FERRARA – Settore V – Lavori Pubblici
Concorso d’idee per la riqualificazione urbana del comparto denominato Sant Agostino a Comacchio.
PROGETTO 4° CLASSIFICATO
La suggestione come linea ispiratrice dell’intero progetto
Oggi il concetto di sostenibilità è inteso “non come uno stato o una visione immutabile, ma piuttosto come un processo continuo” che richiama la necessità di coniugare le tre dimensioni fondamentali e inscindibili dello sviluppo: Ambientale, Economica e Sociale. Nella sua accezione più ampia, il concetto di sostenibilità implica la capacità di un processo di sviluppo di sostenere nel corso del tempo la riproduzione del capitale mondiale composto dal capitale economico, umano/sociale e naturale. In particolare, il capitale economico “costruito” è rappresentato da tutte le cose create dagli individui, il capitale umano/sociale è costituito da tutti gli individui di una società mentre il capitale naturale è costituito dall’ambiente naturale e dalle risorse naturali della società. È indispensabile garantire uno sviluppo economico compatibile con l’equità sociale (le generazioni future hanno gli stessi diritti di quelle attuali) e gli ecosistemi, nel rispetto della così detta regola dell’equilibrio delle tre “E”:Ecologia, Equità, Economia.
La sostenibilità ambientale è quindi la capacità di preservare nel tempo le tre funzioni dell’ambiente: la funzione di fornitore di risorse, la funzione di ricettore di rifiuti e la funzione di fonte diretta di utilità. Un aspetto fondamentale che può fare la differenza per giudicare la sostenibilità di un’opera è la sua durabilità, intesa come conservazione nel tempo delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali che la costituiscono. Il nuovo Regolamento Europeo (Reg. UE 305/11) per i prodotti da costruzione stabilisce che, oltre al riutilizzo o la riciclabilità e l’uso di materiali ecologicamente compatibili, si debba guardare anche alla durabilità delle costruzioni, per ottenere un uso sostenibile delle risorse naturali.
Il Cor-Ten
In questa direzione è nell’acciaio Cor-Ten che si trova il compromesso ideale. Alle caratteristiche proprie degli acciai tradizionali si legano in questo materiale durabilità, limitata manutenzione ed elevate prestazioni, oltre all’illimitata possibilità di essere riciclato, mantenendo immutata qualsiasi proprietà. Il Cor-Ten odierno garantisce un miglioramento delle proprietà meccaniche del 30% rispetto ai convenzionali acciai, rendendo così possibile la riduzione degli spessori e del peso nelle sue applicazioni strutturali. La buona resistenza del prodotto alla corrosione atmosferica invece è dovuta alla formazione di una patina superficiale relativamente stabile, protettiva e aderente, che oltre alla resistenza alla corrosione, conferisce al metallo particolari caratteristiche cromatiche: il colore varia infatti, nel corso dell’ossidazione da un arancio iniziale fino ad una colorazione bruno-rossastra. Tutto ciò rende il Cor-Ten particolarmente apprezzato per applicazioni architettoniche e artistiche. La sua variazione cromatica è dovuta proprio al processo di stabilizzazione della patina in funzione dell’ambiente circostante. Nel tempo, il rivestimento si ispessisce, la struttura diventa più “ruvida”, e il colore assume una tonalità via via più scura, tendente al bruno scuro. Una volta stabilizzata la patina il colore tende a variare impercettibilmente, verso un marrone più profondo. L’impiego dell’acciaio Cor-Ten per strutture o rivestimenti architettonici, così come per applicazioni artistiche, offre numerosi vantaggi rispetto all’impiego degli acciai tradizionali. Il principale punto di forza, come già detto, è sicuramente l’elevata resistenza alla corrosione atmosferica. Da questo aspetto scaturiscono poi altri benefici, tra tutti i risparmi economici legati alla limitata manutenzione che l’acciaio Cor-Ten richiede. L’unico tipo di manutenzione richiesta è infatti la periodica pulizia, che consiste nel risciacquare le superfici per eliminare eventuali residui contaminanti. Se il materiale è applicato esternamente e con adeguata esposizione, le piogge naturali sono in grado di fornire la pulizia necessaria al fine di mantenere una patina resistente e compatta. L’altro vantaggio fondamentale nell’utilizzo del Cor-Ten è dato dall’elevata resistenza meccanica di cui è dotato, che garantisce sicurezza e benefici nella costruzione delle strutture: a parità di resistenza meccanica richiesta infatti, l’acciaio Cor-Ten, rispetto agli acciai tradizionali, offre la possibilità di ottenere risparmi di peso conseguenti alla minore sezione del materiale adoperato al quale si legano praticità e facilità di posa e montaggio L’elevata durabilità nel tempo del materiale assicura prestazioni a lungo termine, come dimostrato dall’attuale presenza ed integrità di edifici e strutture costruite sino a 50 anni fa. La naturale protezione dell’acciaio Cor-Ten infine elimina i costi relativi alla verniciatura superficiale. Questo fattore si ripercuote sui benefici ambientali legata all’utilizzo del materiale. Eliminando l’impatto ambientale di Composti Organici Volatili (COV) derivanti dalle operazioni di pittura effettuati sui tradizionali acciai utilizzati in edilizia, l’acciaio Cor-Ten contribuisce all’ottenimento di certificazioni ambientali negli edifici o strutture nei quali viene impiegato. L’acciaio Cor-Ten rottamato infine, è riciclabile al 100% senza che il materiale perda alcuna delle sue proprietà.
Una nuova facciata carica di simbolismo
L’originale prospetto dello storico complesso edilizio viene ricomposto attraverso la riproposizione della sola facciata scomparsa con una rilettura in chiave moderna dei volumi preesistenti data dalla nuova e moderna facciata in acciaio Cor-Ten. Esclusa l’ipotesi della ricostruzione perché storicamente falsa si sceglie la via della sua rievocazione riproducendo il suodisegno architettonicosu una parete nuova in Cor-Ten che crea una sorta di “quinta scenica”, delle stesse dimensioni dell’originale facciata, con le medesime aperture e cornici orizzontali ricreate attraverso il taglio laser della superficie. Il risultato è una doppia lettura degli elementi decorativi, a rilievo sulle parti originali mentre sullo stesso piano in questa nuova facciata, conferisce dinamicità all’intero prospetto e ai volumi che, caratterizzati da angoli non convenzionali, all’occhio di chi lo osserva, risulta continuo ma non immediatamente riconducibile a geometrie certeSfruttando la lavorabilità del metallo, si è scelto di farne il leitmotiv dell’intero progetto, sagomandolo per favorire la lettura degli elementi antichi e trattandolo con forature che conferiscono un carattere vibrante di leggerezza all’intervento grazie all’interazione con la luce solare. Questa nuova facciata riproduce l’effetto tridimensionale di quella scomparsa suggerendo a terra anche il passaggio d’ingresso all’interno del complesso .
Il forte carattere espressivo di questo materiale sottolinea questo principio compositivo . I piani verticali sono realizzati con pannelli a doppio spessore di varie misure in lamiera di acciaio auto-patinabile di tipo A, elevati mediante una sotto-struttura in profilati di acciaio zinca-to. La composizione chimica dell’acciaio auto patinabile tipo A, comunemente denominata “al fosforo”, conferisce a questo tipo di acciaio un’elevata resistenza all’attacco degli agenti atmosferici rendendolo quindi molto adatto alle applicazioni in facciata: è il materiale ferroso che più si presta ad essere impiegato allo stato naturale e, per il suo gradevole aspetto, si rivela particolarmente idoneo a rispondere alle esigenze dei linguaggi architettonici contemporanei anche in relazione a contesti di edilizia storica.
Sinergiche contaminazioni
Le pannellature di tetto e pareti in acciaio Cor-Ten si prestano perfettamente a sottolineare con l’aspetto cromatico e materico i nuovi volumi che dialogano naturalmente con la configurazione architettonica preesistente. Si tratta di un’apprezzata nota di modernità pienamente rispettosa dell’architettura tradizionale che le stesse Soprintendenze Regionali per i Beni Architettonici e Culturali hanno già accolto ed apprezzato favorevolmente (vedasi Cascina Merlata in Lombardia e il Complesso archeologico della Casa di Augusto ) marcando la differenza tra antico e contemporaneo attraverso un materiale reversibile le cui cromie ed effetti superficiali sono la rappresentazione tangibile dello scorrere del tempo sui materiali.
Terracotta e acciaio Cor-Ten creano sinergiche contaminazioni convivendo con il laterizio faccia a vista delle murature storiche. I due materiali creano un’alternanza materica e cromatica che arricchisce le forme semplici e pulite degli edifici e risultano in forte sintonia tra loro, in naturale sovrapposizione alle strutture cromatiche che si alternano nella vicina campagna con il trascorrere delle stagioni e entrambi hanno poca necessità di manutenzione.
Il colore dell’acciaio riesce ad integrarsi perfettamente nel paesaggio circostante,dialoga con la terra rossa presente tutt’intorno mentre la patina, che il tempo saprà imprimere sulle superfici, sarà un evidente rimando alla natura granulometrica delle pietra arenaria locale usata per le murature di chiusura.
Per mantenere alto questo legame con il contesto storico e allo stesso tempo conferire contemporaneità al progetto con soluzioni di alta sostenibilità energetica, si è scelto di avvolgere gli edifici esistenti e destinati all’attività di laboratori artistici e per il teatro con una pelle ventilata in pannelli di cotto. Internamente le murature originali invece saranno restaurate e lasciate con i mattoni a vista evidenziandone la storicità del luogo. La facciata ventilata in COTTO integra perfettamente la necessità di avere un’immagine correlata al contesto con l’attenzione al contenimento dei consumi energetici ottimizzando il confort interno.
Vantaggi principali della sua applicazione:
1 – Schermatura all’acqua
2 – Controllo dell’umidità e della condensa interstiziale
3 – Risparmio energetico per effetto camino
4 – Eliminazione dei ponti termici
La scelta dell’acciaio Cor-Ten quale materiale principale di questo progetto, trova la usa migliore giustificazione nell’adeguatezza a rappresentare simbolicamente sia la nuova facciata mediatica del prospetto principale che le storiche coperture di tutti gli edifici; sia le antiche volte a crociera dei loggiati degli antichi monasteri che vengono riproposte a loro ricordo sulle pilastrature mantenute del percorso ciclopedonale perimetrale che a ricordare il colore del tipico fiore della più caratteristica essenza vegetale della Laguna del Po che è la canna palustre . La Laguna con i suoi bellissimi ed impenetrabili canneti di Typha aungustifolia (1) o Phragmites australis (2) o di Arundo donax (3) sono stati la principale fonte d’ispirazione per la simbologia del disegno delle lamelle frangisole della facciata del teatro e dell’area verde a giardino tematico del parco retrostante .
L’importanza dei canneti che lambiscono le zone umide del PO è dimostrata dalla presenza di alcuni tradizionali “ casoni” che ci testimoniano una cultura del costruire strettamente legata alle risorse naturali del territorio. La raccolta invernale della canna palustre secca per le tipiche costruzioni dei villaggi fluviali perdurò fino al diffondersi della muratura come duraturo materiale costruttivo fino alle bonifiche dei primi del Novecento per poi sparire del tutto con l’agricoltura meccanizzata. Detti capèn o casoni questi capanni si legano alla tradizione della Bassa Romagna, del Delta del Po e di tutte quelle zone della Pianura Padana dove cresceva la canna palustre. Questa pianta è fondamentale per l’equilibrio ecologico di vasti territori e per le culture che nel tempo si sono sviluppate attorno alle proprie risorse naturali Si comprende che il recupero di tecniche del passato nel restauro di edifici e nel consolidamento di sistemi ambientali a scala territoriale può offrire nuove opportunità di crescita culturale. Si viene a conoscere che un materiale naturale come la canna può diventare particolarmente interessante anche per nuovi interventi quando si è chiamati ad assumere particolari responsabilità nel ricercare un modo di costruire che sia coerente con determinati contesti e sostenibile per l’impiego delle risorse, soprattutto se si pensa che tale materiale può permettere di realizzare interventi reversibili o di scomparire senza lasciare tracce nell’ambiente. Trattare del possibile utilizzo nel settore delle costruzioni di un semplice materiale naturale come la canna è quindi particolarmente importante nel momento attuale perché può contribuire a sperimentare nuove modalità di intervento sul territorio che siano capaci di sviluppare risorse piuttosto che continuare ad eroderle.
La canna palustre è un materiale naturale. Notevoli e numerosi sono dunque i vantaggi che possono riscontrarsi nell’impiego di questo materiale nel settore delle costruzioni: in fase di cantiere l’impatto sull’ambiente non può che essere positivo in quanto l’assenza di processi di trasformazione della materia in materiale consente un minore o nullo consumo di energia, l’impatto positivo riguarda anche la fase di produzione fino allo smaltimento, spesso accompagnato da forme di riciclaggio. Il materiale garantisce insomma un alto livello di qualità ed alte prestazioni nella maggior parte degli impieghi edilizi. Ciò detto all’interno dell’area verde compresa nel comparto da riqualificare dove sono stati creati alcuni tipici disegni del verde che richiamano quelli originali all’interno dei conventi monastici , la canna palustre rimane la protagonista assoluta con piantumazioni naturali e installazioni di opere/sculture realizzate interamente con le canne nonché totem esplicativi invitanti alla visita turistica dei luoghi vicini dedicati allo scopo come l’Etnoparco
Il teatro e le sua facciata cinetica
La facciata è caratterizzata dalla presenza di migliaia di lamelle frangisole in alluminio ossidato e alcune colorate a mimare lo stelo delle canne palustri, che muovendosi cambiano la loro riflessione secondo la sollecitazione dell’aria. Questa schermatura “cinetica” crea suggestivi giochi di luce che richiamano l’azione del vento sui canneti palustri tipici della zona del Delta del Po .
Queste bandelle metalliche sono fissate meccanicamente a cavi verticali in acciaio inossidabile, preventivamente tesati alla struttura, e lasciate libere di muoversi secondo i venti dominanti fornendo un aspetto estetico originale.
La composizione generale del teatro segue essenzialmente due principi: la sua non leggibilità della sua funzione dalla facciata principale che rimane quindi sempre la stessa che continua ad adattarsi a nuovi scopi come storicamente avvenuto (da caserma a scuola ed ora teatro), la sua disposizione volumetrica interna che mantiene immediatamente percebile, osservando dall’interno del complesso, quale fosse l’originario volume della chiesa del convento ormai perduto.
La sala del teatro si trova all’interno di un altro volume più grande che la contiene, con due lati, quelli rivolti verso il verde, totalmente vetrati. Ciò consente un foyer e due lunghi corridoi laterali che fanno meravigliare il visitatore del teatro quando percepisce il contesto in cui esso si trova perché se da una parte cammina volgendo lo sguardo verso l’area verde circostante, dall’altra si trova direttamente a contatto con la muratura storica debitamente restaurata e consolidata delle facciate originali. Questo contatto con la storicità del luogo viene enfatizzato all’ultimo livello, dove la facciata interna dell’ex chiesa viene lasciata vivere protetta come un lacerto archeologico all’interno del ristorante/bistrot previsto di belvedere e comoda terrazza per gli avvenimenti all’aperto.